Commemorazione di Leonessa
7 aprile 2022. Il Vicepresidente Anfim Maurizio Campitelli ed il Consigliere Giuseppe Agnini hanno partecipato alla Cerimonia in memoria delle vittime degli eccidi di Leonessa. Tra il 31 marzo e il 7 aprile 1944, i nazisti fucilarono 30 civili e 10 partigiani a Leonessa e nelle frazioni di Albaneto, Cumulata, Ponte Riovalle, Vallunga, Villa Carmine, Villa Pulcini.
Nel suo intervento, il Vicepresidente Anfim Maurizio Campitelli ha richiamato il dovere della memoria e della celebrazione di coloro che diedero la vita per liberare l’Italia dal nazifascismo:
Ripensiamo all’urlo della madre, “la Marona”, di Don Concezio Chiaretti, che in quel Venerdì Santo, entrò in chiesa dove Don Concezio stava facendo la coroncina in onore dell’Addolorata, dicendo: “Scappa figlio che i tedeschi ti stanno cercando”.
Ricordiamo una mamma che con i suoi piccoli figli scrive in ricordo del marito e padre: “Sono qui in questo cimitero, (Leonessa) dove sono pietosamente composti i resti di mio marito (Ivano Palla) nella calma della morte, dopo l’orribile strazio dell’insensata tragedia del Venerdì Santo, per rievocare di quanto dolore e lutto siano artefici l’uomo e il popolo che non temono Dio.”
Ricordiamo i 23 cittadini radunati in piazza, scelti perché “comunisti”, secondo le direttive di una donna malvagia che indicava le persone da uccidere esclusivamente per biechi motivi personali.
Ricordiamo, con enorme tristezza, che i cadaveri delle persone trucidate furono portati su scale a pioli, usate come barelle, nella chiesa di S. Francesco che si riempì di sangue. Il giorno di Pasqua le campane non suonarono a festa per la resurrezione di Cristo ma a lutto per i funerali.
Ricordiamo tanto altro, e l’enorme tragedia vissuta dai familiari delle vittime.
Campitelli ha sottolineato l’impegno dell’ANFIM e la collaborazione tra le associazioni antifasciste per tenere viva la memoria e i valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana.