L’ANFIM nasce sulla scia dell’azione del “Comitato dei 320”, formatosi all’indomani della liberazione della capitale dai nazisti, per far luce sulla strage compiuta alle ardeatine, dare sepoltura alle vittime e fornire un sostegno ai familiari.
Giugno 1944
8 giugno 1944
Vera Simoni, figlia del generale Simone Simoni, caduto alle Fosse Ardeatine, insieme alla madre, si fa portavoce dei familiari delle vittime nell’incontro con il tenente colonnello John R. Pollock, responsabile del comando alleato di Roma per la pubblica sicurezza: chiede che sia avviata un’operazione per il riconoscimento delle vittime e che a ogni salma sia garantita una degna sepoltura.
10 giugno 1944
Su sollecitazione dei familiari delle vittime, le autorità alleate, in collaborazione con l’Amministrazione italiana, stabiliscono la costituzione della Commissione Cave Ardeatine, presieduta dal sindaco di Roma Filippo Andrea Doria Pamphili, incaricata di approfondire la dinamica dell’eccidio e di agevolare la sepoltura delle salme delle vittime.
Luglio 1944
2 luglio 1944
La Commissione Cave Ardeatine compie il primo sopralluogo per verificare la situazione delle Fosse Ardeatine e impostare i lavori preliminari all’esumazione delle salme.
10 luglio 1944
Il comando alleato e l’Amministrazione italiana valutano la possibilità di realizzare un monumento in memoria delle vittime delle Cave Ardeatine. I famigliari ribadiscono che il primo obiettivo è quello di assicurare l’identificazione e la sepoltura di ognuno dei loro cari.
27 luglio 1944
Iniziano le operazioni di esumazione, identificazione e sepoltura delle salme delle vittime coordinate dal professor Attilio Ascarelli a cui si affianca Ugo Sorrentino, direttore della Scuola di Polizia Scientifica di Roma.
Protagonisti del penoso lavoro di messa in sicurezza e disinfestazione dell’area sono i Vigili del fuoco di Roma che garantiranno l’assistenza lungo tutto l’arco di sviluppo dei lavori di identificazione.
Settembre 1944
settembre 1944
Il Comune di Roma pubblica i primi bandi per la trasformazione delle Cave Ardeatine in area monumentale.
Settembre 1946
2 settembre 1946
Sono resi pubblici i risultati del bando pubblicato nel gennaio 1945 per la realizzazione del Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Sono premiati ex aequo i progetti “U.G.A.” (di Giuseppe Perugini, cui si associa lo scultore Mirko Basaldella, conosciuto come Mirko) e “Risorgere” (dell’architetto Mario Fiorentino con Nello Aprile, Cino Calcaprina, Aldo Cardelli e lo scultore Francesco Coccia).
Gennaio 1947
gennaio-aprile 1947
Si costituiscono i primi nuclei di quelle che saranno le sezioni regionali dell’ANFIM in Toscana (22 gennaio), in Abruzzo-Molise (15 aprile), ad Ascoli Piceno (21 aprile),a Varese (27 aprile).
Marzo 1947
24 marzo 1947
Nell’anniversario dell’eccidio, mentre il Sacrario è ancora in costruzione, alle celebrazioni partecipa una folla commossa. Tra famigliari delle vittime, partigiani e compagni di lotta si riconosce il presidente del consiglio Alcide De Gasperi.
Aprile 1947
26 aprile 1947
Nasce a Roma, nello studio del notaio Augusto Bavai, l’Associazione Nazionale fra le Famiglie Italiane dei Martiri trucidati dai nazifascisti. Amedeo Pierantoni è eletto primo presidente.
Aprile 1948
4 aprile 1948
In occasione della riunione del Comitato centrale dell’ANFIM si svolge tra i familiari delle vittime il referendum per esprimere un giudizio sulla scelta del progetto del Mausoleo.
Maggio 1949
8 maggio 1949
Nell’assemblea nazionale di Roma, Amedeo Pierantoni è confermato presidente dell’ANFIM, la cui denominazione è modificata in Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri caduti per la libertà della Patria.
Maggio 1950
23 maggio 1950
Leonardo Azzarita assume la carica di nuovo presidente dell’ANFIM a seguito delle dimissioni di Pierantoni.